Vita consacrata: Vicenza, domani la messa in cattedrale presieduta dal vescovo Pizziol

Domani, mercoledì 2 febbraio, nella festa della Presentazione al Tempio del Signore Gesù, detta popolarmente “candelora” perché in questo giorno durante un rito lucernale che apre la messa vengono benedette le candele che i fedeli portano poi nelle proprie case come segno della luce di Cristo, la Chiesa celebra anche la Giornata mondiale della vita consacrata. Il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, presiederà la messa, alle 17.30, in cattedrale con tutti i consacrati e le consacrate delle comunità religiose del territorio vicentino che potranno essere fisicamente presenti. Dato il perdurare dell’emergenza pandemica e l’età avanzata di molti religiosi e religiose la santa messa sarà trasmessa anche in diretta su Radio Oreb, Telechiara e sul canale YouTube della diocesi di Vicenza. Durante la celebrazione si farà memoria riconoscente dei principali anniversari di vita religiosa, tra i quali spiccano (oltre i consueti 25 e 50simi) molti 60simi, ma anche gli 80 anni di consacrazione di suor Lina Pierobon (delle Suore Dorotee) e i 75 anni di vita religiosa di padre Luigi Avogaro (dei Giuseppini del Murialdo), di suor Amelia Baldissera, suor Beniamina Vedelago e suor Teresita Zanetello (delle Suore Dorotee) e delle canossiane madre Ada Baratin e madre Maria Elisabetta Mascarello.
La celebrazione della Giornata della vita consacrata di quest’anno trarrà particolare ispirazione dal cammino sinodale che la Chiesa ha recentemente intrapreso e dal giubileo di Santa Maria Bertilla Boscardin (morta nel 1922), religiosa della terra vicentina dallo sguardo semplice e profondo e dalla straordinaria carità vissuta in modo particolare vicino ai malati e ai sofferenti.
“Le religiose e i religiosi che ricordano qualche particolare anniversario della loro consacrazione hanno chiesto di non fare loro regali particolari e che tutte le offerte raccolte in cattedrale mercoledì siano destinate al sostegno di qualche persona o famiglia bisognosa a causa delle difficoltà economiche legate alla pandemia”, ricorda una nota della diocesi di Vicenza.

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