“Siamo qui per raccogliere elementi fattuali, informazioni per valutare la situazione sul terreno ma anche per dare un segnale di sostegno”: David McAllister, presidente Commissione affari esteri del Parlamento europeo, lo ha affermato spiegando in conferenza stampa il senso della visita che 9 membri del Parlamento europeo stanno conducendo in Ucraina da domenica e degli incontri avuti con esponenti politici di alto livello, a partire dal primo ministro, e dal ministro della Difesa. Il rientro della delegazione è previsto per la serata di oggi o la mattina di domani. “Non solo siamo nella vostra capitale, ma abbiamo visitato anche l’Ucraina orientale per mostrare sostegno e confermare il sostegno dell’Ue all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina”, ha continuato McAllister, che ha espresso preoccupazione per quanto osservato nella città di Mariupol e per le attività della marina russa, che sta di fatto bloccando illegalmente le attività delle navi che battono bandiera ucraina. Secondo “l’architettura europea della pace e della sicurezza”, “nessun Paese deve temere un altro Paese e nessun Paese deve minacciare o condurre attività militari verso altri”. Per McAllister “il conflitto può essere risolto con dialogo diplomatico”, ma il sostegno dell’Ue è pieno, non solo “simbolicamente ma anche politicamente”, come dimostra il pacchetto macro finanziario a beneficio dell’Ucraina varato dalla Commissione europea pochi giorni or sono. “Arriviamo in un tempo in cui l’Ucraina è sotto pressione da tutti i punti di vista, ma l’Ucraina ha molti amici mentre la Russia ha scelto di essere isolata” ha continuato davanti ai giornalisti Nathalie Loiseau, presidente della sottocommissione per la sicurezza e la difesa del Parlamento europeo. Loiseau ha ancora dichiarato che “l’Ucraina non vuole la guerra e l’Europa la aiuterà a trovare un percorso diplomatico; ma se la Russia attaccherà ci saranno sanzioni senza precedenti”.