“Sono aumentate del 29% le bufere di vento in Italia nell’ultimo anno tra raffiche violente, trombe d’aria e tornado che hanno causato danni e vittime in città e campagne”. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti presentata all’incontro “Obiettivo Acqua”, con Anbi, Univerde e Campagna Amica, sulla base dell’European Severe Weather Database (Eswd) in occasione dell’allerta della Protezione civile per venti da forti a burrasca che hanno provocato danni e favorito il divampare degli incendi con boschi in fiamme in pieno inverno a causa della siccità.
“Alberi abbattuti, tetti scoperchiati, pali caduti, vasi di piante e fiori ribaltati, serre danneggiate e riduzione del potenziale produttivo nei frutteti per la rottura dei rami che portano le gemme sono gli effetti delle violente raffiche di vento che hanno favorito anche gli incendi nei boschi resi aridi dall’aria secca e dalla prolungata mancanza di precipitazioni. Lo dimostra – sottolinea la Coldiretti – il livello del fiume Po sceso a -3 metri, un livello più basso che a Ferragosto in piena estate. Una ondata di maltempo che se da un lato aiuta a ripulire l’aria dallo smog dall’altro sta provocando disagi ai cittadini e alle attività produttive anche nelle campagne, confermando la tendenza al moltiplicarsi degli eventi climatici estremi in Italia”.
“Per proteggere i territori e le popolazioni che vi abitano, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del Pnrr”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, evidenziando che “occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio e per la lotta ai cambiamenti climatici”.