Dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) arriva un netto no alla legalizzazione del gioco d’azzardo nel Paese. In una nota diffusa oggi, la Presidenza dell’organismo ecclesiale, guidata da dom Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte, ribadisce la sua “posizione non negoziabile”, in disaccordo con l’azione portata avanti nel corso delle ultime sessioni del 2021 della Camera dei deputati e conclusa in queste prime settimane del 2022, che favorisce la regolamentazione del gioco d’azzardo nel Paese. “Spetta a noi, per ragioni etiche e basate sul Vangelo, avvertire che il gioco comporta danni morali, sociali e soprattutto familiari irreparabili – si legge nella nota -. Inoltre, il gioco compulsivo è considerato una patologia dal Codice internazionale delle malattie dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il sistema altamente redditizio del gioco d’azzardo mostra il suo volto più perverso nella persona che soffre di questa compulsione”. La Cnbb denuncia anche le “false argomentazioni” a favore dell’approvazione del Dl 442/91, che “non considerano la possibilità di associare il gioco d’azzardo al riciclaggio e alla criminalità organizzata”. I vescovi chiedono perciò al Congresso nazionale di respingere questo progetto e qualsiasi altra iniziativa che cerchi di regolamentare il gioco d’azzardo in Brasile. Un voto a favore del gioco sarà, in pratica, un voto di disprezzo per la vita, la famiglia e i loro valori fondamentali”. Nel contesto dell’anno elettorale, “la Cnbb si impegna a seguire da vicino questo processo e a pubblicizzare ampiamente il nome dei parlamentari che scelgono di lasciare le loro impronte in questo affronto criminale al popolo brasiliano”.