Comece-Kek: incontro con la Presidenza ceca dell’Ue. Fra i temi guerra in Ucraina, povertà, pandemia. “Accogliere tutti i migranti”

(Foto Comece)

Una delegazione ecumenica con membri della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (presente il presidente Comece, card. Jean-Claude Hollerich) e della Conferenza delle Chiese europee (Kek) ha incontrato mercoledì 7 dicembre Petr Fiala, primo ministro della Repubblica Ceca, per “discutere gli sforzi dell’attuale presidenza Ue nell’affrontare alcune delle sfide più urgenti che l’Unione e i suoi cittadini devono affrontare oggi”. Ricevuta presso la sede del governo a Praga, la delegazione Comece-Kek ha “accolto con favore l’impegno della Presidenza Ue a coordinare le azioni europee in un momento cruciale per l’Europa e per il mondo, segnato dalla guerra in Ucraina, dal dramma dei rifugiati, nonché dall’aumento del disagio socio-economico per molte persone, famiglie e aziende a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dell’aumento del costo della vita”. Condividendo “la profonda preoccupazione per la brutale aggressione militare della Russia contro l’Ucraina”, la delegazione ecumenica ha espresso “apprezzamento per il sostegno politico, umanitario e finanziario dell’Ue al Paese devastato dalla guerra e alla sua popolazione sofferente”.
Comece e Kek hanno espresso la loro speranza che la prossima presidenza dell’Ue “dia seguito agli sforzi del governo ceco per mantenere l’unità politica e rafforzare la coesione sociale in tutta Europa in solidarietà con coloro che soffrono a causa della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze ad ampio raggio”. “Se l’Unione europea – dichiara la delegazione in un comunicato – vuole essere un attore globale per la pace, questo è il momento di agire, intraprendendo passi decisi verso una soluzione sostenibile del conflitto basata sul dialogo, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
La delegazione ha chiesto “una politica coordinata dell’Ue in materia di migrazione e asilo basata sulla protezione della dignità di ogni persona umana in tutte le fasi dei viaggi intrapresi da migranti e rifugiati”. “La generosità nell’accoglienza mostrata ai rifugiati ucraini non dovrebbe essere un caso isolato – ha affermato la delegazione – ma replicata per migranti e rifugiati provenienti da altre aree di crisi e che cercano rifugio nell’Ue”.
Durante lo scambio con il primo ministro Fiala, i rappresentanti delle Chiese hanno anche espresso la loro “seria preoccupazione per i membri più vulnerabili nelle società dell’Ue, colpiti negativamente dalla pandemia di Covid-19 e ora esposti a ulteriori oneri socio-economici e a livelli di povertà più elevati, a causa all’aumento del costo della vita”. In questo contesto, la delegazione ha anche evidenziato l’importanza di affrontare l’attuale emergenza garantendo energia accessibile e a prezzi accessibili, promuovendo al contempo un consumo energetico responsabile.

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