Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, su incarico del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i ministri alla Salute, Orazio Schillaci, al Welfare, Marina Elvira Calderone, alla Famiglia e Natalità, Eugenia Roccella, nonché il viceministro alle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, hanno incontrato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 7 dicembre, una delegazione del network di oltre 90 associazioni che da tre anni anima la Pubblica Agenda “Ditelo sui tetti (Mt 10,27)” con iniziative pre-politiche per la tutela di una antropologia integrale e che, nei giorni scorsi, aveva inviato al premier e al Governo, oltre che ai parlamentari, alcune proposte per la legge di stabilità 2023 per la cura dei più deboli. Per il network hanno partecipato i redattori dei suggerimenti, recepiti anche in emendamenti alla pdl stabilità 2023, Domenico Menorello (coordinatore), Daniela Bianchini, Benedetto Della Site, Emmanuele Di Leo, Elena Fruganti, Maurizio Gallo, Francesco Napolitano, Massimo Polledri, Alessandro Rizzo, Eva Sala, Luisa Santolini.
“Le associazioni – si legge in un comunicato stampa successivo all’incontro – hanno ribadito un plauso per la centralità che il ddl Stabilità 2023 ha voluto riconoscere alla natalità e alla famiglia, ma anche alla stabilizzazione dei fondi per i disabili nelle scuole paritarie. Tuttavia, serve un cambio di direzione sulle tematiche che incontrano i più fragili, con riferimento, in particolare alle terapie per il dolore, che accusano un inaccettabile stallo, specie in alcune zone del Paese, come ha fotografato l’unanime resoconto dell’indagine condotta nell’aprile 2019 dalla XII commissione della Camera ciò dopo dodici anni dalla legge 38/2010”. “Inoltre – hanno proseguito – non si può ignorare il crescente e spesso drammatico bisogno di assistenza agli invalidi e agli anziani che è sopportato dalle famiglie, che necessitò di nuovo strumenti lavoristici e fiscali per i caregiver e le collaborazioni domestiche”.
Schillaci ha condiviso la necessità di dare una nuova priorità alle cure palliative, “che sono state inserite fra le priorità del programma che intendo perseguire. Condivido la proposta di chiedere a tutte le Regioni un impegno particolare per innalzare sensibilmente quei diritti essenziali che sono il ricevere adeguate cure del dolore secondo la legge 38/2010 e in tal senso è opportuno che le indicazioni delle associazioni trovino un riscontro a breve anche in specifici procedimenti del comparto sanitario”.
Sul tema delle fragilità, Roccella ha insistito “sulla necessità di dare un iter veloce al ddl sugli anziani, al fine di favorire la permanenza degli stessi nelle dimensioni familiari e relazionali in cui vivono, ricordando che la premessa perché ciò avvenga più significativamente di quanto ora è possibile è la permanenza e la valorizzazione della famiglia come primo ambito in cui si può aver cura della persona”.
“Apprezziamo sinceramente le vostre proposte – ha affermato Calderone – e assicuriamo un intervento dedicato ai cargiver e alle collaborazioni di assistenza domestica, condividendo in particolare quanto proposto al fine di consentire che l’aver cura di chi sta soffrendo nella propria famiglia non comporti l’abbandono della propria professione o del proprio impiego. In tal senso vogliano attentamente valutare i meccanismi di duttilità lavoristica che avete proposto”.
Bellucci ha sottolineato come per la prima volta sia stata enucleata nel Dicastero una delega alle politiche sociali, “proprio per offrire una attenzione dedicata ed esplicita ai più fragili”.
Mantovano ha concluso che l’incontro assicurando che “sarà l’inizio di un confronto costante con il mondo associativo e il network ‘Ditelo sui tetti’, mantenendo il livello di una visione di insieme che sappia essere, come è avvenuto oggi, declinata in proposte con apprezzabile contenuto tecnico per una reale operatività a favore di un servizio alla vita da considerare sempre come un valore assoluto”.