Una buona decisione “non nasce da paura, da un ricatto affettivo o da una costrizione, ma dalla gratitudine per il bene ricevuto, che muove il cuore a vivere con liberalità la relazione con il Signore”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi ha spiegato come un elemento importante per valutare se una decisione presa è giusta, dopo il processo di discernimento, “è la consapevolezza di sentirsi al proprio posto nella vita, e parte di un disegno più grande, a cui si desidera offrire il proprio contributo”. In Piazza San Pietro, ha ricordato Francesco, “ci sono due punti precisi – i fuochi dell’ellisse – da cui si vedono le colonne del Bernini perfettamente allineate”. In maniera analoga, per il Papa, “l’uomo può riconoscere di aver trovato quello che sta cercando quando la sua giornata diviene più ordinata, avverte una crescente integrazione tra i suoi molteplici interessi, stabilisce una corretta gerarchia di importanza e riesce a vivere tutto ciò con facilità, affrontando con rinnovata energia e forza d’animo le difficoltà che si presentano”. “Questi sono segnali che tu hai preso una buona decisione”, ha commentato il Papa: “Un altro buon segno di conferma è il fatto di rimanere liberi nei confronti di quanto deciso, disposti a rimetterlo in discussione, anche a rinunciarvi di fronte a possibili smentite, cercando di trovare in esse un possibile insegnamento del Signore. Questo non perché lui voglia privarci di ciò che ci è caro, ma per viverlo con libertà, senza attaccamento”.