“Assisi, si offre come luogo di accoglienza per il dialogo sul disarmo nucleare. È da qui, dalla terra di San Francesco, che parte questo pressante appello a riprendere subito i colloqui bilaterali sul disarmo, per evitare la proliferazione nucleare e per dare al mondo un segnale concreto che solo attraverso il tavolo del negoziato si può raggiungere la pace”. È questa la richiesta lanciata dal Comitato per una civiltà dell’amore e dalla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino nel corso del seminario “Il disarmo nucleare e il trattato New Start tra Federazione Russa e Usa. La costruzione di una via della pace” svoltosi ieri pomeriggio nella sala della Spogliazione del palazzo vescovile. L’appello sarà anche presentato a Papa Francesco affinché se ne faccia primo portavoce. Ad aprire i lavori del seminario mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi, e Giuseppe Rotunno, presidente del Comitato per una civiltà dell’amore.
Nell’appello alla Federazione Russa e agli Stati Uniti d’America si legge tra l’altro: “Avevamo appreso con piacere enorme la vostra determinazione a riprendere i colloqui operativi sul disarmo nucleare con il trattato New Start in essere tra i vostri Stati. Ora che sono stati nuovamente sospesi, ricadiamo come intera umanità nella ritornata minaccia di autodistruzione nucleare senza certa speranza di uscirne. Per evitare lo scontro dell’escalation nucleare serve, per il bene di tutti, riprendere prontamente e prioritariamente i colloqui sospesi sul disarmo nucleare, a partire proprio dalle affermazioni e dalle azioni positive di Usa e Federazione Russa”. I promotori dell’appello spiegano che “di pace nucleare ha bisogno la società civile di tutte le nazioni, a cominciare da Usa e Russia: con la buona volontà dei vostri rispettivi Governi potete evitare l’apocalisse nucleare e creare un mondo di benessere per tutti senza armi atomiche”. Parole di apprezzamento all’iniziativa sono arrivate dal Segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin: “Il disarmo nucleare al centro del vostro seminario rappresenta una delle vie importanti per un cammino di pace – scrive Parolin nel messaggio inviato agli organizzatori –. La Santa Sede non ha dubbi che un mondo libero dalle armi nucleari è necessario e possibile. In un sistema di sicurezza collettiva, volta a garantire una sicurezza integrale, non c’è posto per le armi nucleari e altre armi di distruzione di massa”. Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha inviato un messaggio di sostegno sottolineando che “non c’è bene e valore più importante della coesistenza pacifica dei popoli e dei valori di libertà, uguaglianza e democrazia. Una guerra nucleare non può essere vinta e non va mai combattuta”.
L’appello al centro del seminario è firmato anche da movimenti cristiani e della società civile che hanno partecipato al seminario.