Consiglio Ue: limiti al contante, rafforzamento norme antiriciclaggio che saranno estese al settore delle criptovalute

Il Consiglio adotta la sua posizione per il rafforzamento delle norme antiriciclaggio che saranno estese anche al settore delle criptovalute. L’Ue fissa “un limite massimo di 10mila euro per i pagamenti in contanti di importo elevato. Gli Stati membri avranno la possibilità di imporre un limite massimo inferiore, se lo desiderano”. Lo comunica in una nota il Consiglio adottando la sua posizione su un regolamento antiriciclaggio e una nuova direttiva. “I terroristi e coloro che li finanziano non sono i benvenuti in Europa. I pagamenti in contanti di importo superiore a 10mila euro diventeranno impossibili. Cercare di mantenere l’anonimato quando si acquistano o si vendono cripto-asset diventerà molto più difficile. Nascondersi dietro molteplici proprietà delle società non funzionerà più. Diventerà persino difficile riciclare denaro sporco attraverso gioiellerie o oreficerie”, ha detto il ministro delle Finanze della Repubblica Ceca, Zbyněk Stanjura, rappresentando la presidenza Ue di turno ceca. Le nuove norme Ue obbligheranno i fornitori di servizi di cripto-asset (Casp) a condurre una “due diligence”, una verifica delle informazioni, sui clienti, soprattutto per “transazioni di importo pari o superiore a mille euro” e a prevedere misure per “mitigare i rischi nelle transazioni con portafogli self-hosted”. I Paesi terzi inseriti nell’elenco del Gruppo d’azione finanziaria internazionale (Gafi) saranno presenti nell’elenco dell’Ue, con una “lista nera” e una “lista grigia” a seconda dei rischi rappresentanti dai Paesi.

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