Diocesi: mons. Satriano (Bari-Bitonto), “invocare la pace è l’atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori”

San Nicola visse “rivestendosi di grande compassione e tenerezza per chi soffriva; accogliendo costantemente le fatiche della sua gente per la quale si spese non solo sul piano ecclesiale, ma anche su quello sociale, sapendosi opporre a chi spadroneggiava e aprendo i cuori a conversione”. Lo ha ricordato, stasera, l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano, nella messa per la solennità liturgica di San Nicola, celebrata nella basilica pontificia dedicata al santo.
“È per tale ragione che, dinanzi alla guerra scoppiata tra cristiani nella vicinia Ucraina, noi non possiamo rimanere indifferenti e dobbiamo spendere la nostra vita a favore di una soluzione del conflitto, che tanto dolore sta portando nelle case degli ucraini e dei russi – ha osservato il presule -. È per tale ragione che dobbiamo assediare San Nicola e chiedere il suo potente intervento, lui che è caro al cuore delle Chiese che sono in Ucraina e in Russia. È per tale ragione che non dobbiamo indebolire il nostro impegno e pregare incessantemente per tutte le popolazioni afflitte dalla guerra”. Secondo mons. Satriano, “invocare la pace non è il facile e comodo atteggiamento di chi si disimpegna dinanzi alla storia. No! Invocare la pace è l’atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori da ogni forma di orgoglio e ricercare quella fraternità necessaria per costruire una umanità rinnovata”. Alla luce del Vangelo e della vita di San Nicola “non possiamo legittimare la guerra neanche dinanzi a ingiustizie e criminali. La guerra è sempre un tornare indietro e aprire alla barbarie: è la storia che ce lo insegna. È per tale ragione che, all’indomani del conflitto, ci siamo trovati a pregare dinanzi a San Nicola con Russi e Ucraini e, subito dopo, dinanzi alla cara icona dell’Odegitria”. L’arcivescovo ha spiegato: “Anche il mio andare in Ucraina, insieme ad altri fratelli della nostra città, ad attestare solidarietà a chi soffriva, è voluto essere un invito a non demordere dalla via della pace”.
Mons. Satriano ha poi annunciato che “la Chiesa Italiana, nella persona del card. Matteo Zuppi sarà a Bari, il 21 dicembre, per elevare una invocazione di pace, presiedendo una veglia di preghiera che si terrà qui, sulla tomba del nostro amato San Nicola”. “Sarà uno spazio di grazia a cui si uniranno le altre diocesi italiane e diverrà momento forte per elevare la nostra supplica al Signore, per intercessione di San Nicola, il vittorioso”.

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