“L’attenzione della Caritas diocesana al mondo del volontariato nasce dalla necessità di mettere in sinergia le diverse forze che operano in questo settore perché da soli si diventa autoreferenziali e si sceglie una logica non di vita, ma di morte”. Sono queste le parole di mons. Gianfranco De Luca, vescovo di Termoli-Larino, intervenuto domenica 4 dicembre al convegno “Solidarietà attraverso il volontariato. Agire ora per il bene comune”, promosso dalla Caritas diocesana in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato del Molise, in occasione della Giornata internazionale del volontariato. “Le associazioni di volontariato sono per noi fondamentali in quanto rappresentano delle antenne pronte a recepire i bisogni del territorio e il nostro intento è quello di ascoltarle perché per essere Chiesa si ha bisogno di tutti”. Dopo il saluto di mons. De Luca, il convegno ha visto l’intervento di Angiolino Laviola, vicepresidente vicario del Csv Molise, che ha sottolineato il valore e l’importanza dei quasi 5 milioni di volontari e di oltre 750 enti no profit presenti in regione. “Marginalizzare l’alternativa fa sì che ciò che porta speranza sia considerato un’anomalia. Il rischio è che le esperienze positive diventino solo la bella notizia, l’eccezione”, ha dichiarato Giuseppe Dardes, formatore dell’impresa sociale “L’aratro e la stella”, che ha aggiunto: “Un’associazione di volontariato non sogna un futuro diverso, ma lo costruisce nel qui ed ora portando una diversa qualità di vita nel presente. I volontari costruiscono e vivono un’alternativa possibile, non sono ottimisti in modo vuoto, ma stanno con le mani in pasta”. Al termine dell’incontro, moderato dal giornalista Fabrizio Occhionero, i direttori della Caritas diocesana Anna Bernardi e Vito Chimienti hanno consegnato a Lia Maggiora Melis, storica volontaria della Caritas diocesana, una delle prime impegnate nel Centro di ascolto, una targa come riconoscimento per il prezioso servizio svolto con amore, umiltà e passione per tanti anni sul territorio.