È in corso in Paraguay fino all’8 dicembre, solennità dell’Immacolata e festa del santuario nazionale, il novenario in onore della Vergine di Caacupé, nell’omonima basilica. Ogni giorno si alternano nella celebrazione i vescovi del Paese. Particolarmente forte l’omelia pronunciata dal primo cardinale della storia del Paraguay e primate del Paese, l’arcivescovo di Asunción Adalberto Martínez Flores, che ha duramente criticato la diffusa corruzione in politica, rivolgendo un appello ai cittadini per un voto informato in occasione delle elezioni generali del prossimo anno. “I cattolici – ha detto – sono la maggioranza degli elettori. Devono partecipare, non stare a casa a guardare dal balcone e assistere passivamente a come la corruzione e l’impunità stanno distruggendo la Nazione, privando il nostro popolo di una vita dignitosa. Ecco perché diciamo che è necessario conoscere e valutare le testimonianze di vita pubblica e privata dei candidati. Il Santo Padre dice che non possiamo giudicare la coscienza di politici, ma le loro azioni o omissioni. Se un candidato offre denaro o vantaggi in cambio del voto, è un segno molto chiaro che non è affidabile”. Perciò, ha aggiunto l’arcivescovo, “chi paga per ricoprire cariche pubbliche, paga per privilegiare i suoi propri interessi e non gli interessi del Paese. Non merita il nostro voto, perché nel suo ufficio non si occuperà del bene comune. Il voto deve essere libero, consapevole e responsabile. Non ipotechiamo il nostro futuro per vantaggi personali. Non subiamo pressioni o estorsioni. Non rubiamo la speranza in una vita più degna e più piena per noi e per le generazioni future”.
Perciò, ha aggiunto il card. Martínez, “invitiamo i cittadini a prestare attenzione non solo ai discorsi o alle proposte di chi si presenta per accedere agli incarichi elettivi, ma soprattutto guardiamo alle loro azioni, al loro profilo pubblico e privato, alle possibili fonti di finanziamento della loro campagna elettorale, nei gruppi di cui fanno parte, delle persone di cui si circondano. In breve, si presti attenzione al loro comportamento, alla coerenza tra cosa si dice e cosa si fa”.