Lavoro: Rota (Fai-Cisl), “su voucher serve tavolo con Ministeri”

“La vera sovranità alimentare la fanno i lavoratori, che pertanto dobbiamo mettere in condizione di operare con più sicurezza, competenze, tutele sociali: abbiamo bisogno di lavoro buono, ben contrattualizzato, formato, e questa visione è completamente in contrasto con la triste realtà del caporalato, dello sfruttamento, dell’applicazione di contratti pirata che danneggiano le imprese sane diffondendo pratiche di dumping sociale”. Lo ha detto il segretario generale della Fai-Cisl, Onofrio Rota, intervenendo oggi a Roma in rappresentanza dei sindacati in Senato alla relazione annuale dell’Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e impiegati in agricoltura.
“Chiediamo di sostenere le nostre battaglie per ottenere un settore agricolo sempre più pulito, il che necessita anche di maggiori sostegni agli organi ispettivi e più controlli, e bisogna proseguire il percorso avviato con il principio della condizionalità sociale, che abbiamo finalmente ottenuto nell’ambito della nuova Pac, il cui Piano strategico nazionale è stato approvato la scorsa settimana dalla Commissione europea: principio confermato positivamente anche dal recente decreto interministeriale siglato dal Ministro Lollobrigida, e che ora deve vederci uniti per attuare concretamente le nuove regole”, ha affermato Rota.
“Le grandi difficoltà che stiamo vivendo – ha aggiunto il sindacalista – non devono indurci a fare passi falsi. In questo senso, credo sia d’obbligo ricordare l’estensione del voucher in agricoltura prevista dal governo con la recente manovra. Ma ciò che non funziona, in Italia, è il mercato del lavoro, è l’incrocio tra domanda e offerta di manodopera, è la formazione del personale, che deve essere sempre più qualificato: il problema non è la flessibilità, già ampiamente garantita dal contratto. Su questo chiedo di avviare al più presto un tavolo di confronto, con il Ministero dell’Agricoltura e il Ministero del Lavoro, per costruire insieme un modo per normare il lavoro senza indebolire la contrattazione, senza rendere più precario il lavoro, senza incrinare le tutele previdenziali e di welfare di cui i nostri lavoratori hanno assoluta necessità”.
In conclusione, il leader della Fai-Cisl ha omaggiato la ricorrenza della Giornata mondiale del suolo: “Puntare sul lavoro dignitoso e di qualità serve anche per rendere tutto il settore primario più sicuro, più sostenibile, per garantire maggiore continuità produttiva davanti alle sfide dei cambiamenti climatici, e perciò valorizzare al meglio le nostre filiere e tutti i comparti connessi, a cominciare dai consorzi di bonifica e dalla forestazione. A maggior ragione, mentre avvertiamo come non più rinviabile una seria norma contro il consumo di suolo, ricordando anche le vittime della recente tragedia di Ischia, chiediamo di rilanciare un impegno comune per dare tutele moderne e più solide alle lavoratrici e ai lavoratori”.

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