“Venerdì scorso, in un momento in cui le persone stanno lottando per nutrire i propri figli e riscaldare le proprie case, e mentre i nostri operatori sanitari sono oberati di lavoro e riescono a malapena a far fronte alla pressione dei vincoli finanziari, il Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord, Chris Heaton-Harris MP, ha incaricato il Dipartimento della Salute di accelerare la messa in servizio e il finanziamento dei servizi per l’aborto”. Usa parole durissime di condanna l’arcivescovo Eamon Martin, primate dei vescovi cattolici d’Irlanda commentando l’istruzione inviata dal Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord al Dipartimento della Salute, perché recluti e formi personale nei prossimi mesi per sostenere lo sviluppo di servizi sostenibili nell’Irlanda del Nord in modo che sia disponibile una gamma completa di “servizi di alta qualità” volti a garantire l’accesso all’aborto sicuro e alle cure post-aborto. In un comunicato diffuso ieri dalla conferenza episcopale irlandese, l’arcivescovo sottolinea l’alacrità con cui negli ultimi anni i Segretari di Stato si sono mossi per accelerare l’introduzione di alcuni dei servizi di aborto più estremi e liberali su queste isole “mentre sembra che si stia facendo poco per garantire l’urgente fornitura del sostegno di Westminster ai più vulnerabili, compresi i bambini, colpiti dalla crisi del costo della vita”. “Un segno importante di qualsiasi società umana e compassionevole è la nostra capacità di affrontare sfide difficili in un modo che si affermi la vita, non la si distrugga. I seguaci di Gesù, e innumerevoli altri che sostengono l’uguale diritto alla vita di ogni madre e del suo bambino non ancora nato, credono che come famiglia umana abbiamo la capacità di amarci e prenderci cura gli uni degli altri, specialmente le madri che affrontano una crisi durante la gravidanza, in un modo che non comporti la morte e la distruzione di bambini vulnerabili nel grembo materno”. I vescovi cattolici dell’Irlanda del Nord si sono espressi più volta e con forza su questi temi negli ultimi anni. “Rimaniamo impegnati – assicura mons. Martin – a lavorare con tutti i settori della società in Irlanda del Nord in modo che una cultura della vita e della cura diventi una realtà per tutti. Faccio quindi appello ancora una volta a tutte le persone di buona volontà affinché difendano pubblicamente i diritti di tutti i bambini nel grembo materno a essere trattati allo stesso modo e a veder rispettati e sostenuti il loro diritto e quello delle loro madri all’amore, alla cura e alla protezione da parte della nostra società”.