Chiusura ufficiale dell’Anno europeo della gioventù, domani, al Parlamento europeo di Bruxelles. Una conferenza dal titolo “Claim the future” (rivendica il futuro) servirà per “fare il punto sui risultati dell’anno e riflette sulla sua eredità”, dice la nota ufficiale della Commissione, oltre a “discutere di come le politiche giovanili potranno rimanere in cima all’agenda politica”. Circa 700 i partecipanti, tra cui tanti giovani, e tanti attori politici e della società civile che con i giovani hanno a che fare. “L’Anno europeo della gioventù ha portato nuove idee, nuovi legami, nuove aspettative”, ha commentato Mariya Gabriel, commissaria per la Gioventù, che farà gli onori di casa; tutti elementi che “credo dureranno. L’eredità di quest’anno segnerà una nuova era di impegno dei giovani nel plasmare il futuro”. Secondo dati diffusi da Bruxelles, in questo anno sono state organizzate oltre 8.500 attività nei Paesi Ue. Tra le novità vissute, “diversi formati innovativi di partecipazione dei giovani”, come la piattaforma Voices, o i dialoghi sulle politiche giovanili, che hanno permesso ai giovani di incontrare i commissari europei. Il programma dell’evento ha come temi portanti quelli dell’istruzione e della salute mentale. Si potranno seguire i lavori in diretta streaming.