In occasione della 56ª Giornata mondiale della pace, quest’anno sul tema “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”, la diocesi di Faenza promuove per il pomeriggio di domani, domenica 1° gennaio, una Passeggiata per la pace in luoghi simbolici della città. Il ritrovo è fissato per le 16 presso il Seminario; parteciperanno al corteo ucraini, russi e fedeli di diverse religioni. “In questo modo – viene spiegato in una nota della diocesi –, si riprende un percorso di dialogo e riconciliazione dallo stesso luogo in cui lo scorso 6 marzo si era tenuta la Preghiera ecumenica per la pace, celebrata insieme a fratelli ucraini, moldavi e rumeni, di diverse confessioni cristiane”. In Seminario si ricorderà la figura di Papa Giovanni XXIII, che proprio sessant’anni fa, pubblicò la sua ultima enciclica “Pacem in terris” nella quale si definiva “follia” la guerra. “Attraversando la strada – prosegue la nota – si renderà omaggio ai sanitari impegnati in questi anni ad affrontare la pandemia. Si proseguirà per via Giovanni da Oriolo per transitare davanti alla chiesa di San Savino, in uso alla Chiesa ortodossa moldava legata al Patriarcato di Mosca e poi davanti alla chiesa di San Vitale in uso alla Chiesa cattolica Ucraina”. Lungo il cammino si ricorderanno due civili uccisi per rappresaglia, nel 1944, al Ponte di Felisio, vicino a Solarolo, prima di far visita alle famiglie di profughi ucraini ospitati presso il monastero di Santa Chiara. Poi, attraverso corso Garibaldi si giungerà in piazza della Libertà e quindi piazza del Popolo. Accanto alla Torre dell’Orologio, vi è la targa che ricorda i 1.015 faentini civili, morti nell’ultima guerra. “Nei pressi – viene evidenziato – l’asta portabandiera sormontata dal simbolo della Repubblica. Alla nascita della quale hanno contribuito in modo significativo anche due figli di Faenza: Pietro Nenni e Benigno Zaccagnini. Personaggi di prima grandezza, di opposti schieramenti politici dell’epoca, furono eletti il 2 giugno 1946 alla Costituente. Qui 75 anni fa, approvarono la Costituzione il cui art. 11 ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. I partecipanti alla Passeggiata saranno poi invitati a salire sulla scalinata del Duomo, dove si ricorderà San Nevolone, qui venerato. Francescano secolare del 1200 e pacificatore tra fazioni cittadine. La camminata si concluderà alle 18 in cattedrale con la messa celebrata dal vescovo Mario Toso.