“Benedetto XVI è stato un Papa sempre molto amato e apprezzato da tutte le Chiese orientali che vedevano in lui una persona che parlava un linguaggio vicino alla loro sensibilità, con la centralità di Dio nella vita della Chiesa e del mondo”: così il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ricorda al Sir Benedetto XVI, morto questa mattina, alle 9.34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. I ricordi di Pizzaballa vanno direttamente al maggio del 2009, quando ancora Custode di Terra Santa, incontrò Benedetto XVI durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa: “Un viaggio complicato perché veniva dopo il discorso di Ratisbona e le polemiche sulla preghiera del Venerdì Santo. C’erano tensioni ma quella visita è stata molto importante per ciò che ci ha lasciato, i discorsi, i testi, la visita e la sua meditazione allo Yad Vashem, incentrata sul nome, yad – memoriale’ – shem – ‘nome’. La sua attenzione alle Chiese orientali si è vista, poi, concretamente con l’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente (ottobre 2010), con la decisione di introdurre l’arabo come una delle lingue ufficiali della Santa Sede. Ricordo bene – aggiunge il Patriarca – anche la sua visita a Cipro (giugno 2010)- L’isola, segnata dalla divisione politica e religiosa – era un luogo dove le ferite tra Oriente ed Occidente e Nord e Sud del mondo, cominciavano ad essere sempre più visibili con i fenomeni migratori. L’esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente, frutto di quel sinodo, è un testo importante che – conclude il patriarca latino di Gerusalemme – sarà al centro di un simposio che si terrà a Cipro, a primavera prossima, per iniziativa della Congregazione per le Chiese orientali. Sarà l’occasione per rileggere l’Esortazione un testo che ha bisogno di essere studiato sempre di più e ripensato”. Il Patriarcato latino ha diffuso un messaggio del Patriarca latino di Gerusalemme in cui si legge che “Oggi il Papa emerito Benedetto XVI ha lasciato il nostro mondo per entrare nella casa del Padre celeste. Preghiamo per il riposo della sua anima e chiediamo a tutte le chiese e i monasteri di suonare le campane, come è nostra tradizione. Chiediamo inoltre a tutti i sacerdoti di celebrare una Santa Messa per il riposo della sua anima. Che il Signore gli conceda il riposo eterno”.