“Il divieto per le donne di lavorare con le Ong mette ancora di più a rischio la sicurezza e il futuro delle persone in Afghanistan, a partire proprio da donne e bambine, le più esposte a malnutrizione, povertà e mancanza di diritti umani”. Lo dichiara WeWorld, organizzazione impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambini e bambine in 27 paesi del mondo e membro di ChildFund Alliance. WeWrld ha deciso di sospendere temporaneamente le sue attività nel paese, a eccezione di quelle considerate lifesaving, per “non mettere ulteriormente in pericolo famiglie e comunità vulnerabili nell’area”. “La decisione è difficile, ma non c’è purtroppo altra strada – dichiara Dina Taddia, direttrice di WeWorld -. Fino a quando i Talebani non revocheranno la messa al bando delle donne dalle Ong siamo costrette nostro malgrado a sospendere le attività”.