L’ispettore generale dei cappellani nelle delle carceri italiane, don Raffaele Grimaldi, oggi e domani è in Molise, per visitare gli istituti penitenziari di Larino e di Campobasso. Oggi a Larino e domani alla casa circondariale di Campobasso, don Grimaldi incontrerà i detenuti, il personale dell’Amministrazione penitenziaria, la direzione, i volontari, l’area trattamentale, per formulare gli auguri per il Natale, celebrato domenica, e il nuovo anno. Oggi a Larino, sarà celebrata una santa messa e, a seguire, avrà luogo la benedizione dei lavori realizzati dai detenuti per il concorso presepiale indetto dall’Ispettorato dei cappellani d’Italia e uno scambio di auguri con tutto il personale del penitenziario. La visita nella casa di reclusione di Campobasso sarà anch’essa caratterizzata da una celebrazione eucaristica presieduta da don Raffaele Grimaldi e concelebrata dai cappellani dell’istituto. Dopo la santa messa, presso il teatro dello stesso istituto di pena, avrà luogo un dialogo con i ristretti e con tutto il personale dell’istituto penitenziario, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni invitati per l’occasione. Il momento augurale si concluderà con un concerto di musica gospel and spiritual a cura del coro Ancient Souls (esibitosi lo scorso 22 dicembre nel teatro per le medie sezioni alla presenza del vaticanista del Tg2 Enzo Romeo) riservato ai collaboratori di giustizia. “Questa visita assume un significato che va oltre il gesto simbolico dell’augurio – ha affermato la direttrice del carcere di Campobasso e di Larino, Antonella De Paola -. Essa è per noi un momento di sostegno, di accoglienza e di dialogo per una realtà periferica come quella della vita intramuraria che necessita sempre più di essere accompagnata dalla vicinanza delle istituzioni civili ed ecclesiastiche. Questi momenti gioiosi sono il giusto lievito per alimentare la formazione, a vari livelli, nelle carceri, auspicio per il nuovo anno all’insegna di percorsi basati su un cammino di formazione. In una fase storica come questa per la vita delle carceri, la visita di don Grimaldi illumini le coscienze di tutti coloro che fanno parte della comunità affinché ciascuno, nel posto che occupa, sia ben disposto alle sfide che si pongono di giorno in giorno e nella quotidianità: sia gli operatori che adempiono i propri compiti seguendo un percorso, sia le persone recluse che si sentono accompagnate e illuminate. La formazione vuol dire relazione tra il formatore e il formato, perciò, dove c’è la formazione c’è anche un obiettivo di crescita. Le comunità carcerarie di Larino e di Campobasso, carceri di periferia, non si sentano abbandonate, escluse ed emarginate dalle logiche dell’Amministrazione. Il personale ma anche i reclusi sentano una presenza accanto a loro. La visita di don Grimaldi è la presenza concreta in questo momento particolare segno di un’attenzione e di un riconoscimento di coloro che sono nella periferia.