Il “segno” della mangiatoia “ci mostra lo ‘stile’ di Dio, qual è lo stile di Dio? Non dimenticarlo mai: lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. Il nostro Dio è vicino, compassionevole e tenero. In Gesù si vede lo stile di Dio”. Lo ha affermato, stamattina, Papa Francesco, nell’ultima udienza generale dell’anno, in Aula Paolo VI, in cui si è ispirato, per la sua meditazione, agli scritti di San Francesco di Sales, di cui ricorre oggi il quarto centenario della morte. “Con questo suo stile, Dio ci attira a sé. Non ci prende con la forza, non ci impone la sua verità e la sua giustizia, non fa proselitismo con noi – ha sottolineato il Pontefice -. Vuole attirarci con l’amore, con la tenerezza, con la compassione”. Rifacendosi a un’altra lettera di San Francesco di Sales in cui scrive: “La calamita attira il ferro e l’ambra attira la paglia e il fieno. Ebbene, sia che siamo ferro per la nostra durezza, sia che siamo paglia per la nostra debolezza, dobbiamo farci attirare da questo celeste piccolo Bambino”, il Santo Padre ha sostenuto: “Le nostre forze, le nostre debolezze soltanto si risolvono davanti al presepio, davanti a Gesù o davanti alla croce, Gesù spogliato, Gesù povero, ma sempre con il suo stile di vicinanza, compassione e tenerezza. Dio ha trovato il mezzo per attirarci comunque siamo: con l’amore. Non un amore possessivo ed egoistico, come purtroppo è tanto spesso l’amore umano. Il suo amore è puro dono, pura grazia, è tutto e solo per noi, per il nostro bene. E così ci attira, con questo amore disarmato e anche disarmante”. Perché, ha aggiunto Francesco, “quando vediamo questa semplicità di Gesù, anche noi buttiamo fuori le armi della superbia e andiamo lì umili a chiedere salvezza, a chiedere perdono, a chiedere luce per la nostra vita, per poter andare avanti… Non dimenticatevi del trono di Gesù: la mangiatoia e la croce, questo è il trono di Gesù”.