A partire dal 25 dicembre sono entrati ufficialmente in vigore gli elementi costitutivi dell’Unione europea della salute, tra cui figurano non solo norme Ue più rigorose sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, ma anche un rafforzamento del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e un nuovo quadro di emergenza per le contromisure mediche. “Detti elementi – si legge in un comunicato della Commissione –, uniti all’ampliamento del mandato dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e all’istituzione dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), fanno sì che l’Unione disponga oggi degli strumenti necessari ai fini della preparazione e di una migliore risposta in caso di emergenza di sanità pubblica”. L’entrata in vigore delle nuove norme “completa le capacità di preparazione e di risposta dell’Unione europea della salute, creando un solido quadro giuridico volto a migliorare la capacità dell’Ue nei settori fondamentali della prevenzione, della preparazione, della sorveglianza, della valutazione del rischio, dell’allarme rapido e della reazione”.
Il regolamento relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero “conferisce ora all’Ue una solida pianificazione della preparazione e un sistema di sorveglianza maggiormente integrato; una migliore capacità per garantire un’accurata valutazione del rischio e una risposta mirata; solidi meccanismi di aggiudicazione congiunta per l’acquisto di contromisure mediche; la possibilità di adottare misure comuni a livello dell’Ue per affrontare le future minacce per la salute a carattere transfrontaliero”.