Mons. Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, ha celebrato il Natale in Libano, dove operano gli uomini e le donne della brigata “Aosta” guidata dal generale Giuseppe Bertoncello, impegnati in qualità di peacekeepers sotto l’egida delle Nazioni Unite lungo il confine meridionale con Israele. L’arcivescovo li ha raggiunti “per attestare con la sua presenza l’apprezzamento, la riconoscenza e la stima che la Chiesa castrense e l’Italia tutta nutrono per i nostri militari – come afferma un comunicato – per il bene che, anche in questa terra martoriata dalla storia, hanno saputo seminare, per quanto hanno fatto, con professionalità e sacrificio, durante il loro mandato semestrale e per lo stile peculiare nel farlo”. Mons. Marcianò ha visitato le basi che insistono sulle municipalità di Shama, sede del Comando di settore ovest, di Al Mansouri, sede del battaglione italiano al comando del colonnello Laudando, e di Naqoura, sede della task force Italair, al comando del colonnello Innecco.
Durante la celebrazione della notte di Natale 15 militari hanno ricevuto il sacramento della Cresima “confermando – come ha sottolineato l’arcivescovo – un percorso di ricerca di senso e di fede che, con maggior o minor consapevolezza, li impegnava da una vita, da quel sì pronunciato dai loro genitori al Battesimo”. “Guardate alla testimonianza dei cristiani qui in Libano. Maroniti, melchiti, latini, armeni… Affidandosi alla ricchezza difficile ma preziosa del dialogo, ricercano vie di pacificazione”, ha affermato Marcianò, “combattendo ogni giorno la ‘buona battaglia’ e, con l’aiuto di Dio, conservando la fede delle origini. Avrete il privilegio di legare un passaggio decisivo della vostra vita a una notte santa, in una terra santa, impegnati, come siete, in una missione la cui frase scelta per rappresentarne le finalità è: ‘uniti per la pace’. Siatene orgogliosi, rimanete uniti, portate ovunque la vera pace che è Cristo Signore”.