“Io immagino, e voglio sperare, che la vostra opera possa servire solo e sempre per portare la pace”. Sono queste le parole di mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia Terme, ai militari dell’Aves “Sirio” di Lamezia Terme durante la messa di precetto natalizio celebrata ieri nella loro caserma. “Voi qui sacrificate tante cose, soprattutto quando si parte e si va lontano, si sacrificano tempo ed affetti. Ed allora, per questo, la retorica non ha senso ed ha senso piuttosto la finalità di poter lavorare tutti per una pace stabile e duratura”, ha aggiunto il presule ringraziando i militari per il loro lavoro: “Nella storia del pensiero teologico si è dovuto lottare un po’ con questa idea di Dio perché è come se il Signore avesse pensato ad una ragazza di Nazareth in modo privilegiato. Invece, dentro il pensiero di Dio c’era questa idea inclusiva, cioè una creatura a rappresentare in quel momento tutte le potenzialità delle creature ma, soprattutto, a rappresentare, e nel Natale ormai vicino questo lo comprendiamo, l’idea di Dio che continua ancora a credere all’umanità”. Mons. Parisi ha invitato tutti a non perdere la speranza: “Chiediamo al Signore, come ha fatto per Maria, di darci la forza di arrivare alla consapevolezza che un cambiamento in noi è necessario perché attraverso questo cambiamento collaborando, come Maria, al piano di Dio, la storia potrà avere il volto dei figli, il volto di coloro che di fronte a Dio sono autorizzati a chiamarlo con il titolo intimo di papà. Tutto questo perché una donna di Nazareth, non una privilegiata, ma una di noi, ha saputo dire: ‘Sì, o Padre, avvenga di me secondo la tua Parola’”.