Natale 2022: mons. Testore (Acqui), “festa di luce e di pace. Abbiamo bisogno di guardare gli eventi con occhi diversi e di superare il dramma della guerra”

Il Natale è “una festa di luce e di pace. In un mondo che ci presenta spesso tutte le sue oscurità, la disonestà e la violenza degli esseri umani, abbiamo molto bisogno di luce nuova, di guardare gli eventi con occhi diversi e soprattutto di superare il dramma della guerra, cioè il pensare che si possa dividere il mondo in ‘noi’ e ‘loro’ e che distruggere l’altro possa essere un vantaggio. La vera felicità invece sta proprio nel proteggere e valorizzare ogni persona, soprattutto chi è più debole: questo può dare verità e giustizia alla nostra condizione umana”. Lo ha scritto il vescovo di Acqui, mons. Luigi Testore, nel messaggio indirizzato alle comunità diocesane in occasione del Natale.
“Questa festa – osserva il presule – ci ricorda una nascita e una presenza”. “Ogni nascita è sempre una grande gioia, ma la nascita di Gesù ci fa comprendere la vicinanza di Dio a tutti noi”, prosegue il vescovo sottolineando che il nostro è “un Dio che non abbiamo più bisogno di cercare e di scoprire con il nostro impegno e la nostra intelligenza, perché è Lui stesso che entra nella storia dell’umanità e si fa conoscere. Non siamo noi che dobbiamo cercare Dio, è Lui che cerca ciascuno di noi”.

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