“Pace in terra agli uomini amati dal Signore. Chi avrebbe detto che il canto angelico di Betlemme sarebbe risuonato oggi – nel 2022 – tanto drammaticamente attuale? L’umanità, già provata da numerosi conflitti a bassa e media intensità, molti dei quali dimenticati dai media, si è ritrovata a fronteggiare un conflitto come non se ne vedevano da tempo in Europa”. Lo scrive mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, nella lettera alla diocesi per il Natale. “La pace, di cui larghissima parte dell’Europa godeva dal 1945 (con l’eccezione non da poco dell’ex-Yugoslavia), è apparsa come un bene non più scontato, ma come una necessità impegnativa e sfidante”. Quello del 2022 “sarà quindi un Natale di guerra, per i soldati al fronte, per le popolazioni ucraina e russa, e per quanti sono più colpiti dalla crisi economica in Europa. Poca festa, molta incertezza e paura per il futuro”. Giulietti più avanti afferma: “a Natale – come leggiamo nel Vangelo di Giovanni – la luce splende nelle tenebre. È una piccola luce, quella del Bambino di Betlemme, nella immensa notte del male, ma le tenebre non l’hanno vinta. Penso e mi auguro che anche in questo Natale di guerra la luce del Verbo incarnato splenderà in tanti pensieri e gesti di bene, nelle trincee di Ucraina, nella città devastate, nei condomìni e nelle strade dove vivono i poveri… Non mancheranno nemmeno nel 2022 i sentimenti di pietà per le sofferenze altrui – anche quelle del ‘nemico’ – e il desiderio di un mondo rinnovato”.
La mattina del 24 dicembre l’arcivescovo Paolo Giulietti celebrerà una messa nel carcere di Lucca, assieme al cappellano don Simone Giuli. La sera, Giulietti presiederà la veglia di Natale nel duomo di Castelnuovo Garfagnana alle ore 23 (trasmessa in diretta da NoiTv). Domenica 25 dicembre, alle 10.30 celebrerà in cattedrale a Lucca poi alle 17 nella chiesa di San Paolino a Viareggio.