Diocesi: Teramo-Atri, mons. Leuzzi visita alcune realtà del territorio. “La nostra Chiesa sia segno e strumento di unità e promozione umana in ogni ambiente di vita”

(Foto: diocesi di Teramo-Atri)

Con l’avvicinarsi del Natale, il vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, ha fatto visita dal 14 dicembre ad oggi a 15 aziende e 5 tra enti, associazioni e istituzioni del territorio. L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace, custodia del creato. “Nonostante il momento di massimo impegno e sforzo produttivo prima della chiusura di fine anno, ci è stato donato tempo, cura ed attenzione”, ha dichiarato il direttore dell’Ufficio, don Paolo Di Mattia. “Possiamo dire di aver visto sul campo, l’emergere di una nuova ‘Cultura per l’imprenditore e per l’impresa’, ancora troppo ignorata dalle istituzioni ed essenzialmente ancora affidata alla buona volontà delle persone che abbiamo incontrato”, ha aggiunto il sacerdote: “Ecco perché la nostra Chiesa locale, col suo vescovo in prima fila, vuole sempre più intercettare e valorizzare certe esperienze lavorative edificanti e, soprattutto in quest’Anno Berardiano (a novecento anni dalla morte di San Berardo, vescovo aprutino e patrono della diocesi, ‘principe dei poveri’, operatore di giustizia, pace e promozione sociale) vuole aiutarle a crescere, a consolidarsi e strutturarsi attraverso plurimi momenti formativi e di confronto già in programma”.
Alla fine di ogni incontro è stata condivisa coi lavoratori una preghiera che il vescovo stesso ha pensato e scritto in occasione dell’Anno Berardiano, che recita: “A te caro San Berardo, affidiamo con umiltà il nostro impegnativo proposito di camminare ogni giorno con il Signore Gesù, risorto e vivo in mezzo a noi. Incoraggia tutti i battezzati e gli uomini e le donne di buona volontà a non aver paura delle difficoltà. Sostieni i nostri giovani che sono impegnati nel progettare il proprio futuro. Accarezza i nostri fratelli e sorelle sofferenti perché nessuno di loro si senta mai abbandonato. Benedici la nostra Chiesa perché sia segno e strumento di unità e di promozione umana in ogni ambiente di vita. Con te vogliamo vivere un anno di festa e di impegno missionario. Siamo certi che non ci lascerai mai soli”.

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