L’associazione aconfessionale umanitaria e di intervento sociale Aktion Leben ha espresso forti critiche alle proposte della Commissione europea per il riconoscimento a livello europeo della genitorialità attraverso la maternità surrogata, in quanto – ha scritto la segretaria generale, Martina Kronthaler, in un servizio realizzato per il magazine di cultura sociale, cristiana e letteratura “Furche” (solco) online oggi – contraddice i diritti dei bambini e la dignità umana, secondo i quali nessuno può essere utilizzato da altri. Il comprensibile desiderio di molte coppie senza figli non dovrebbe essere utilizzato – afferma – per rafforzare la pratica, che è vietata in molti Paesi. “Chi dice no alla maternità surrogata non è immune dalla sofferenza delle coppie senza figli e non è omofobo”. La proposta della Commissione Ue pubblicata il 7 dicembre, riguarda principalmente la regolamentazione e il riconoscimento della genitorialità transfrontaliera. La protezione e i diritti dei bambini nelle situazioni transfrontaliere dovrebbero quindi essere rafforzati, così come è un obiettivo l’attuazione dell’uguaglianza delle persone Lgbtiq, decisa nel 2020. Solo molto avanti nel testo del documento, la maternità surrogata è espressamente riconosciuta “in ogni Paese, indipendentemente dal fatto che ciò sia vietato lì, come in Austria o Germania”, ha detto Kronthaler che ha parlato di “strategia perfida e di bell’aspetto”. Kronthaler ha sollevato obiezioni anche sul fatto che la Commissione Ue “porta le critiche nell’ambito tradizionalista” ma vien trascurato che “tra i critici più profondi della maternità surrogata ci sono quelle femministe della prima generazione che si definiscono ‘radicali'”.
Sono evidenti anche i meccanismi del mercato: “fino a poco tempo fa la maternità surrogata era in forte espansione in Ucraina, ora lo è in Grecia, e sta fiorendo sempre più in Messico e nei Paesi africani. Molte donne svantaggiate e in povertà significano molte madri surrogate!”. E, ribadisce Kronthaler, riferendosi a chi fa uso della pratica “che siano eterosessuali o omosessuali: i diritti dei bambini e delle donne vengono ignorati dalla maternità surrogata”.