“La parola di Dio ti tocca il cuore, ti cambia la vita”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata al rapporto con la Bibbia nel processo del discernimento. “L’ho visto tante volte, perché Dio non vuole distruggerci, vuole che siamo più forti, più buoni ogni giorno”, ha testimoniato Francesco, raccontando a braccio l’esperienza della confessione fatta ad un ragazzo, durante la notte, nel corso di un pellegrinaggio di giovani. “Si è avvicinato un ragazzo con tante cose, tanti tatuaggi: ‘sono venuto perché ho un problema grave’. Ho ascoltato la Parola di Dio e mi ha toccato il cuore’”. “Chi rimane di fronte al Crocifisso avverte una pace nuova, impara a non avere paura di Dio, perché Gesù sulla croce non fa paura a nessuno, è l’immagine dell’impotenza totale e insieme dell’amore più pieno, capace di affrontare ogni prova per noi. I santi hanno sempre avuto una predilezione per il Crocifisso”, ha proseguito il Papa: “Il racconto della Passione di Gesù è la via maestra per confrontarci con il male senza esserne travolti; in essa non c’è giudizio e nemmeno rassegnazione, perché è attraversata da una luce più grande, la luce della Pasqua, che consente di vedere in quelle azioni terribili un disegno più grande, che nessun impedimento, ostacolo o fallimento può vanificare”. “La Parola di Dio sempre ti fa guardare da un’atra parte”, ha detto Francesco ancora fuori testo: “C’è una croce, ma c’è una speranza, c’è la resurrezione. La Parola di Dio ti apre tutte le porte perché lui è la porta”. “Prendiamo il Vangelo, leggiamo la Bibbia, prendiamola in mano cinque minuti al giorno, non di più”, l’invito sempre a braccio: “Portate un Vangelo tascabile con voi nella borsa e leggetene durante la giornata un pezzettino: fate questo, vedrete come cambierà la vostra vita con la vicinanza alla Parola di Dio”.