Riviste: Padova, nel 2023 si festeggiano i 125 anni del “Messaggero di sant’Antonio”

(Foto: Messaggero di sant'Antonio)

1898-2023: sono 125 anni esatti di vita di una delle più longeve riviste italiane, ovvero il “Messaggero di sant’Antonio”, a cui sono dedicati la copertina e l’editoriale di gennaio. In “Occhi aperti sull’umanità”, il direttore responsabile, fra Massimiliano Patassini, racconta così la linea editoriale e l’evoluzione del mensile: “In questi anni stiamo celebrando alcuni centenari legati a sant’Antonio di Padova. In sintonia con questi avvenimenti, nel 2023 c’è un’altra ricorrenza che vogliamo festeggiare: i 125 anni del ‘Messaggero di sant’Antonio’. La prima rivista di quest’opera dei frati minori conventuali è stata pubblicata a partire dal gennaio del 1898, in seguito agli eventi legati ai settecento anni dalla nascita del Santo (1895). Il desiderio dei frati era quello di offrire uno strumento per far risuonare la voce di Antonio, che fosse testimone della vita della Basilica, contribuendo a far conoscere le bellezze di questo luogo di fede e devozione, e fosse promotore della solidarietà del Pane dei Poveri, opera caritativa sostenuta dai religiosi. Vangelo e carità, come più volte ribadito, sono i cardini di questa impostazione” declinata in una rivista popolare, perché “Antonio è davvero il santo del popolo, amato dalle persone soprattutto perché con la sua presenza sapeva farsi vicino alla gente e con la sua predicazione (popolare, appunto) giungeva al cuore di chi lo ascoltava. E questo continua ad accadere anche oggi”.
Tra le novità dell’anno che si apre, una nuova rubrica mensile: “Semi di guerra, semi di pace”. “Il conflitto è un tema di grande attualità, che oggi sentiamo particolarmente vicino e pressante. Spesso ci diciamo sostenitori della pace e contrari alla guerra, ma poi che cosa accade realmente?”, si domanda il direttore nell’introduzione della nuova serie, evidenziando che “la pace autentica, come testimonia san Francesco d’Assisi, nasce da un’esperienza personale attraversata anche dal fallimento e dal rifiuto, dal lasciarsi mettere in discussione, cercando l’incontro e il dialogo con l’altro, impegnandosi in una comunicazione non ostile, che favorisca un ‘disarmo integrale’ per smontare ‘la psicosi bellica’ che si annida nei nostri cuori (cfr. Pacem in Terris n. 61 e il tema della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali). In queste pagine, che proporremo per l’intero 2023, vogliamo andare alla radice, mettendo in luce quelli che sono i semi (pensieri, parole e azioni) da cui germinano situazioni di armonia o di ostilità; ci faremo aiutare da alcune voci autorevoli che ci accompagneranno nel percorso”.
Seconda novità del 125° anno del mensile antoniano è la serie delle pagine di “Catechesi”, pensate per essere utilizzate nei gruppi parrocchiali, dai formatori, dai catechisti. Al centro, anche quest’anno, ci saranno i giovani e il loro mondo, popolato di paure, ma anche di tanto coraggio. La serie si intitola “Coraggio, in piedi!” e rimanda immediatamente al tema della Gmg che si terrà ad agosto in Portogallo: “Maria si alzò e andò in fretta”.

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