“La quarantanovesima vittima di lavoro e sul lavoro in Toscana nel 2022, stavolta a Massa Carrara, nel 2022 conferma la mancanza di una effettiva prevenzione e di adeguati controlli soprattutto nei cantieri edili. Le morti bianche non sono frutto della fatalità ma nella stragrande maggioranza dei casi frutto di errori, carenze e omissioni se non di fenomeni di sfruttamento della manodopera e di lavoro nero”. Lo dichiara la presidenza del Movimento cristiano dei lavoratori della Toscana. “La riforma del Codice degli Appalti, se da un lato risponde a necessarie esigenze di snellire le procedure burocratiche, dall’altro non può e non deve favorire fenomeni come i cosiddetti subappalti a cascata che certo non garantiscono sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il Mcl della Toscana fa propria l’esortazione che Papa Francesco ha rivolto pochi giorni fa ai quadri dirigenti nazionali e locali per il cinquantesimo della nascita del Movimento: “Vi esorto a tenere mente e cuore aperti ai lavoratori, soprattutto se poveri e indifesi, a dare voce a chi non ce l’ha”, E ancora “non manchi il vostro impegno per promuovere il lavoro femminile per favorire l’ingresso dei giovani con contratti dignitosi e non da fame. E per un lavoro che significhi sempre sicurezza”.