Denatalità: Caltabiano (Anfn), “il trend negativo è un copione già visto e non è destinato per ora a fermarsi”

Culle sempre più vuote. Il report su “natalità e fecondità” della popolazione residente diffuso dall’Istat consegna la fotografia di un’Italia condannata all’”inverno demografico”. “I nati nel 2021 – ricostruisce Alfredo Caltabiano, consigliere nazionale del Forum delle famiglie e presidente di Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle famiglie numerose italiane – sono stati 400.249, in calo di 4.643 rispetto all’anno precedente. Un trend negativo non destinato, per adesso, a fermarsi, se è vero che, secondo i dati provvisori di gennaio-settembre le nascite sono circa 6mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021”.
È un “copione già visto”, commenta Caltabiano, “effetto collaterale della colpevole responsabilità della nostra classe politica che, per decenni, ha investito poco, pochissimo, della ricchezza prodotta dal nostro Paese in politiche familiari e per la natalità”.
Oggi “ogni donna di cittadinanza italiana mette al mondo in media 1,18 figli: solo nel 2008 il numero medio di figli a donna era di 1,33. Va un poco meglio per le donne di origine straniera residenti nel nostro Paese, che però, rispetto alla prima generazione di immigrate, ben si sono adattate al clima culturale che si respira in Italia, secondo cui far figli è una scelta esclusivamente privata e non anche orientata al bene comune: perché senza figli il Paese si impoverisce di idee e di forze, il sistema del welfare va in tilt, nessuno più si potrà occupare dei nostri vecchi e pagherà le nostre pensioni”.
Come uscire da questo loop demografico? “Oggi le famiglie con figli sono le più penalizzate dal sistema fiscale e tariffario: prova ne è che l’arrivo di un nuovo figlio in casa è la seconda causa di povertà in Italia. Anfn propone da tempo interventi che favoriscono la nascita di nuove famiglie”. Ad esempio, “attraverso un lavoro stabile e una casa accessibile a tutti i giovani, affinché possano programmare un progetto di vita. Ma anche grazie ad interventi a sostegno delle famiglie con tre e più figli, che sono quelle che maggiormente contribuiscono alla natalità ma che sono drammaticamente diminuite negli ultimi anni. Proporremo a tale proposito una legge per le famiglie numerose affinché venga garantita loro la stessa dignità che è presente negli altri Paesi europei, in cui gli indici di natalità sono notevolmente superiori a quelli italiani”.
Ad avviso del presidente di Anfn, “se fino al recente passato la nostra classe politica ha sottovalutato il tema della denatalità, è anche perché il consenso/dissenso dei minori non è di grande interesse a chi vuole governare: è più ‘utile’, si fa per dire, cercare consenso dai pensionati, che certamente rappresentano la fascia elettorale più importante”. Di qui la proposta-provocazione di “Un figlio, un voto”, un vecchio “cavallo di battaglia” di Anfn: “Introduciamo il diritto di voto anche ai minori, da esercitarsi anche per delega ai genitori. Solo così la politica prenderà più in considerazione il tema della natalità”.

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