“Salutiamo il card. Poletto con riconoscenza per il suo servizio alle Chiese del Piemonte e alla Chiesa universale; lo affidiamo nella preghiera al Signore con il rispetto che ha saputo guadagnarsi, nella sua Chiesa e nella società intera, mettendosi a servizio del bene comune, proprio nei momenti più difficili per la vita della nostra Torino”. Lo ha dichiarato mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e Susa, commentando la morte del card. Severino Poletto, che fu suo predecessore sulla cattedra di San Massimo dal 1999 al 2010, seguito poi da mons. Cesare Nosiglia. “Come accade con ogni persona cara che ci lascia, di fronte alla morte – ha osservato mons. Repole – ci ritroviamo un po’ più soli. Ancora di più quando ad andarsene è un pastore: cioè una persona che ha speso la vita nel dedicarsi all’annuncio del Vangelo e alla edificazione della comunità dei credenti in Cristo”. Del card. Poletto, ha aggiunto, “vogliamo conservare il suo ricordo con tutto il nostro affetto: l’affetto che abbiamo avuto per lui durante la sua vita, incontrandolo come pastore e padre, sempre disponibile a soccorrere ai bisogni dei suoi figli. E vogliamo soprattutto rimettere, ancora una volta, la nostra fiducia nel Signore risorto, nel quale egli ha fermamente creduto e sperato”.