Per il terzo anno consecutivo, l’Accademia romena ha realizzato un’indagine sulla vita religiosa in Romania. I risultati della ricerca, realizzata in collaborazione con il Centro di ricerche sociologiche Larics e il Segretariato di stato per i culti, sono stati presentati mercoledì 14 dicembre nella sede di Bucarest dell’Accademia. Secondo il “Barometro per la vita religiosa 2022”, il 91,6% dei romeni crede in Dio e circa il 70% è d’accordo per l’insegnamento della religione nelle scuole. La fiducia resta elevata per la Chiesa (66,3% dei romeni), seguita dall’esercito (61,4%) e dall’Accademia romena (60,2). L’83% dei romeni si sono dichiarati persone credenti, che pregano ogni giorno (54%) e partecipano a messa ogni settimana (27%) o una volta al mese (17%). Inoltre, il 78,5% considera che in Romania, tra le varie denominazioni religiose, ci siano relazioni buone o molto buone, e il 42% crede che la popolazione sia meno credente rispetto ai tempi del comunismo, quando le Chiese erano perseguitate. La religione è considerata fondamentale per l’identità nazionale dal 58,1% dei romeni. I dati sono stati raccolti tra il 27 novembre e il 9 dicembre su un campione di mille persone, con età da 18 anni e oltre.