L’impegno della Croce rossa italiana in favore dell’Ucraina non si ferma nemmeno a Natale. Il 15 dicembre, infatti, partirà una nuova importante missione per portare nuovi aiuti umanitari richiesti dalla Croce rossa ucraina, in particolare per far fronte all’emergenza freddo ed energetica, dal Centro operativo nazionale emergenze (Cone) di Roma con destinazione Suceava (Romania), Vinnitsa (Ucraina), Zytomyr (Ucraina), Chernivtsi (Ucraina). A guidare la missione umanitaria composta da 18 operatori sarà Ignazio Schintu, direttore Operazioni, emergenze e soccorsi della Cri, che ha seguito diverse missioni in territorio ucraino quest’anno. Il 2022 è stato per la Cri un anno di intensa attività a sostegno alla consorella ucraina.
Questa volta il carico di aiuti, tra l’altro, comprende 10 ambulanze, un mezzo battipista (spazzaneve), 55 generatori di corrente e 160 respiratori per l’ossigeno terapia, 1 bilico di cibo. “Il tragico conflitto che sta colpendo il territorio ucraino da quasi un anno – sottolinea Francesco Rocca, presidente Croce rossa italiana – ha visto la nostra Associazione protagonista, sin da febbraio, di numerosissime missioni umanitarie: dall’invio settimanale di convogli di aiuti alle evacuazioni di civili fragili, fino alla costruzione di un vero e proprio hub logistico per lo stoccaggio delle merci di importanza internazionale a Suceava, al confine tra Romania e Ucraina, cliniche mobili e l’avvio del progetto di costruzione di moduli abitativi provvisori per le famiglie sfollate. Con il grande freddo e la crisi energetica non potevamo non essere presenti una volta ancora, rispondendo tempestivamente all’appello della consorella ucraina”.
“Partiremo dal Cone con un convoglio carico di speranza. Ambulanze e ossigenatori – ha rimarcato Schintu – ci permetteranno di incentivare le attività di soccorso e supporto diretto alle persone. Attraverso i generatori forniremo energia ad abitazioni e strutture socio-sanitarie. I mezzi della Cri saranno inoltre impiegati per facilitare le operazioni logistiche e di spostamento. Ancora una volta risponderemo con il nostro impegno alle difficoltà di tante persone e alla crisi generata dal conflitto ucraino”.