“Nel 2022 abbiamo registrato un netto miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Il tasso di occupazione nel secondo trimestre dell’anno si è portato al 60,2%, che rappresenta il suo massimo storico e parallelamente si è osservato l’aumento del tasso di attività e la diminuzione del tasso di disoccupazione (sceso all’8,1%). Tuttavia, il miglioramento dei macroindicatori relativi all’occupazione e alla partecipazione ha anche una radice non particolarmente positiva, vale a dire l’abbassamento del parametro di riferimento costituito dalla popolazione in età lavorativa”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, Tiziano Treu, nel corso della presentazione del Rapporto 2022 del Cnel sul mercato del lavoro oggi a Roma nella Sala del Parlamentino di Villa Lubin.
“Nell’ultimo anno abbiamo assistito, inoltre, a un vero e proprio paradosso”, ha aggiunto Treu, evidenziando che “cala la disoccupazione ma aumenta il mismatch, cioè lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro”. “La buona notizia – ha proseguito – viene dalle prospettive occupazionali del Pnrr che produrrà fino a 4,6 milioni di posti di lavoro. Bisogna con urgenza intervenire sulla formazione delle competenze degli adulti che già lavorano e soprattutto dei giovani”.