Nell’ambito di un appello globale record, l’Unicef chiede 2,6 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza per fornire assistenza salvavita a oltre 52,7 milioni di bambini che ne hanno bisogno in Medio Oriente e Nord Africa nel 2023. “Con circa la metà dei Paesi nella regione che vivono in crisi o che subiscono gli effetti a catena di conflitti e guerre, i bambini restano i più colpiti e coloro che hanno maggiore bisogno di assistenza” – ha dichiarato Adele Khodr, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. “Anno dopo anno, la situazione peggiora molto e tante famiglie si impoveriscono a causa dell’impatto di molteplici crisi”. Nella regione si svolgono alcuni dei conflitti più durevoli al mondo. A causa di circa 12 anni di guerra in Siria 6,5 milioni di bambini dipendono dall’assistenza. Quella in Yemen è la peggiore crisi umanitaria al mondo, dove quasi tutti i bambini nel paese dipendono dall’assistenza. L’aggravarsi della crisi in Libano e l’instabilità in Sudan hanno fatto sì che altri milioni di bambini vivessero in condizioni critiche. Nel 2022, l’Unicef ha continuato a rispondere ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie nella regione. Circa 2,8 milioni di bambini supportati con istruzione formale e informale e 1,2 milioni di bambini hanno ricevuto materiali di apprendimento individuali. Oltre 338.000 bambini che soffrivano di malnutrizione acuta grave hanno ricevuto cure. Circa 13,1 milioni di persone sono state raggiunte con aiuti di base idrici e igienici e hanno avuto accesso ad acqua da bere, per cucinare e per l’igiene personale. Circa 1,4 milioni di famiglie hanno ricevuto assistenza umanitaria in denaro. Sono state acquistate e distribuite circa 4,9 milioni di dosi di vaccini di routine contro morbillo, tetano, polio, difterite, epatite B e rotavirus. Oltre 780.000 bambini e persone che se ne prendono cura sono stati raggiunti con servizi di supporto per la salute mentale e psicosociale.