L’associazione tedesca delle famiglie cattoliche “Familienbund” ha espresso il suo sgomento per la “drammatica situazione della medicina pediatrica”: “Manca il clamore sociale quando l’assistenza pediatrica dentro e fuori gli ospedali a volte è così severamente limitata da non poter più aver luogo. Ciò significa che non è più garantito un diritto sociale fondamentale ai servizi medici di interesse generale”, ha detto il presidente di “Familienbund”, Ulrich Hoffman, stamane in una dichiarazione al portale della Chiesa cattolica tedesca, katholisch.de. L’attuale situazione negli ambulatori pediatrici e nei centri di pediatria locale richiede solidarietà sociale per spezzare il malfunzionamento, e soprattutto serve la volontà dell’azione politica “per un migliore organico, per migliori condizioni di lavoro nell’assistenza, per minori vincoli economici nel sistema sanitario”, afferma Hoffmann.
Familienbund ha invitato i politici ad adottare misure di base per affrontare i problemi dell’assistenza sanitaria infantile, sottolineando che i letti di terapia intensiva per bambini in Germania è stato ridotto negli ultimi 30 anni di oltre il 30 per cento e molti posti letto non sono disponibili per mancanza di personale. “È un dovere sociale fornire capacità di trattamento sufficienti”, afferma Hoffmann perché “è uno scandalo che la medicina pediatrica sia stata a lungo sottofinanziata”. Tutto questo e l’emergenza sanitaria per i bambini e le loro famiglie manifestano gli effetti di un sistema orientato “solo a criteri economici”: per Familienbund deve esserci una preoccupazione comune a tutti: che l’assistenza sanitaria non sia una priorità solo per gli adulti. La situazione negli ospedali pediatrici e negli ambulatori pediatrici è tesa da settimane e molte strutture sono al collasso, anche per la mancanza di medicinali e il Robert Koch Institute prevede che il numero dei malati continuerà ad aumentare.