Il documento programmatico di bilancio (Dbp) aggiornato dell’Italia “è in linea con le raccomandazioni del Consiglio del luglio 2022”: lo dice oggi la Commissione europea nel suo parere. “Sebbene l’Italia abbia adottato rapidamente misure in risposta all’aumento dei prezzi dell’energia”, scrive la Commissione, occorre che tali misure siano “sempre di più orientate alle famiglie più vulnerabili e alle imprese esposte, per preservare gli incentivi alla riduzione della domanda di energia”. Esse andranno revocate a mano a mano che le pressioni sui prezzi dell’energia diminuiranno. Osserva però la Commissione che nulla si è mosso circa la cosiddetta “parte strutturale delle raccomandazioni”, e cioè la richiesta che l’Italia arrivi a una legge sulla riforma fiscale che riduca le imposte sul lavoro e aumenti l’efficienza del sistema fiscale. La Commissione rileva inoltre che c’è una incoerenza tra il Dpb aggiornato e la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni fiscali, in particolare per quel che riguarda: “innalzamento del massimale delle operazioni in contanti dagli attuali 2mila euro a 5mila nel 2023; il condono dei debiti fiscali pregressi fino a mille euro relativi al periodo 2000-2015; la possibilità di rifiutare il pagamento elettronico di importi inferiori a 60 euro, il rinnovo nel 2023 dei regimi di accesso anticipato alla pensione in scadenza a fine 2022, con inasprimento dei criteri di età. La Commissione raccomanda infine che il Parlamento italiano tenga conto della discussione che l’Eurogruppo farà del parere, prima di adottare il bilancio 2023.