Migranti e rifugiati: Felicolo (Migrantes), “giustizia e pace ancora lontani da Italia e Ue. No a respingimenti verso la Libia”

“La giustizia e la pace sono ancora lontani dall’Ue e dall’Italia, soprattutto se pensiamo alla situazione dei nostri fratelli e sorelle migranti”. Lo ha detto oggi a Roma mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, concludendo il convegno alla Pontificia Università Gregoriana per presentare il Rapporto 2022 sul diritto d’asilo. “Siamo chiamati ad un impegno personale, privato e pubblico, ad essere costruttori di pace e ricercatori di una vita dignitosa per tutti, di aiuto vero ai Paesi da cui fuggono tante persone, per restituire dignità – ha affermato -. Come italiani proviamo a dare un esempio a livello europeo per costruire reali relazioni di solidarietà con chi arriva via mare e via terra, che sono i più numerosi, nonostante la narrazione errata che se ne fa. Prendiamo il nostro posto ed esterniamo da che parte stiamo, viviamo il presente con la certezza di fare ciò che è giusto”.
A proposito del famigerato Memorandum Italia-Libia che dal 2017 finanzia i respingimenti dei migranti verso i centri di detenzione (durante il convegno il giornalista d’inchiesta Duccio Facchini, direttore della rivista Altreconomia, ha illustrato le connivenze con la cosiddetta guardia costiera libica) mons. Felicolo ha affermato: “Sappiamo tutti che rimandare persone in Libia significa sottoporre le persone a trattamenti disumani, a violenza e torture. Abbiamo gli strumenti per riuscire a dare risposte diverse, cerchiamo di usarli”. Infine, ha concluso, “rendiamo concreta la presenza di migranti e rifugiati, perché ci indichino loro stessi i punti di forza e debolezza nei percorsi che li riguardano. L’Italia ha bisogno di crescere e cosa c’è di meglio dell’entusiasmo di chi arriva da noi? Giovani uomini e donne innamorati della vita, nuove generazioni in cammino”.

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