“Ci troviamo in un tempo, in un momento di transizione”. “La transizione non è più immaginabile, come nei secoli passati, come il passaggio da una lunga stagione stabile e consolidata ad un’altra, altrettanto lunga, stabile e consolidata. Ma in realtà, i mutamenti così veloci, anche profondi, che intervengono costantemente, fanno sì che il tempo di transizione sia costante e si tratti di un cammino costante di avanzamento e di adeguamento. È in fondo, un modo molto più giovane, che i giovani possono comprendere meglio di noi anziani, di questo nuovo ritmo che presenta la convivenza umana”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’847° anno accademico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Il Capo dello Stato ha ribadito “l’importanza del ruolo degli atenei nel nostro Paese, come in qualunque altro Paese. Vi è bisogno di quanto le Università presentano e consegnano alla società: la trasmissione della conoscenza e il suo continuo avanzamento, i continui orizzonti della conoscenza che vengono perseguiti e consegnati”, ha spiegato. “La sottolineatura, la trasmissione dello spirito critico – garanzia della libertà di insegnamento e della libertà di pensiero – è motore della ricerca”, ha proseguito Mattarella, convinto che “questo sottolinea quanto sia importante e prezioso nel nostro Paese il ruolo della costellazione dei nostri atenei. Per questo – ha concluso – ringrazio sempre quanto fanno le nostre università e rivolgo a voi tutti l’augurio di buon anno accademico”.