L’Ufficio missionario e l’Ufficio per il dialogo della diocesi di Bolzano-Bressanone hanno inviato in Uganda 10.300 euro per finanziare il progetto “Piantare una foresta di vita”. Questi fondi, frutto della generosità dell’Alto Adige, hanno permesso di mettere a dimora 9mila pini, che stanno crescendo bene e sono curati con attenzione da una cinquantina di persone coinvolte nel progetto. Ne dà notizia la diocesi di Bolzano-Bressanone ricordando che “la foresta è importante per la parrocchia di Kitanga grazie al suo valore ecologico, biologico ed economico: gli alberi proteggono le colline dall’erosione e offrono a molti animali un nuovo habitat; il legno viene utilizzato per realizzare mobili e ricavare carbone di legna, che la popolazione usa per cucinare; la vendita del legno è un’importante fonte di reddito per la parrocchia, perché consente di sostenere diversi progetti sociali e pastorali. Inoltre, il compenso che i lavoratori ricevono per l‘impegno nel progetto permette ai loro figli di frequentare la scuola e fornisce una copertura finanziaria in caso di malattia”.
I responsabili del progetto di riforestazione, Fidelis Turyansingura e Antonio Pizzi, hanno recentemente fatto visita a Bolzano al vescovo Ivo Muser per riferire sui progressi compiuti e ringraziare l’Alto Adige dell’aiuto ricevuto. “Piantare questi alberi significa fare qualcosa oggi che cambierà l’ambiente in senso positivo domani e lascerà una buona eredità alle generazioni future”, hanno spiegato nell’incontro con mons. Muser per aggiornare sui progressi dell’iniziativa. È possibile continuare a sostenere l’azione “Piantare una foresta di vita”, informazioni sono disponibili sul sito web www.bz-bx.net.