Esiste da 100 anni Stella Maris, un ente internazionale benefico che lavora a sostegno dei marittimi, dei pescatori e delle loro famiglie. Ne fanno parte 220 sacerdoti, 750 volontari in 54 Paesi del mondo. Una sezione di questo organismo, Stella Maris Nordic, si occupa dell’area che va dalla Finlandia alla Groenlandia. Poiché negli ultimi due anni, la rete di volontari è cresciuta e il numero di visite sulle navi è aumentato, si è reso necessario “concentrarsi maggiormente sulla raccolta fondi e dare un quadro organizzativo più solido”, chiarisce una nota di Stella Maris, che così spiega il fatto che Stella Maris Nordic diventerà una sezione della Caritas danese. A dirigerla sarà Michael Andrew Dolan Møller, volontario attivo nell’associazione, nonché rappresentante parrocchiale della Caritas nella città di Aarhus, il più grande porto marittimo della Danimarca. “Mia moglie Jonalyn ed io abbiamo visitato oltre 160 navi nell’ultimo anno e mezzo” ha raccontato Møller. “È stata un’esperienza arricchente per entrambi e speriamo di aver reso la vita un po’ più facile alle persone che abbiamo visitato”. Mons. Czeslaw Kozon, vescovo di Copenaghen, ha spiegato che “la missione della Caritas è quella di raggiungere gli emarginati”; le persone in mare “possono anche trovarsi in una posizione vulnerabile essendo lontane da casa per lunghi periodi di tempo e talvolta trovandosi in condizioni di lavoro difficili”. Questa è una espressione di “carità marittima”, secondo il vescovo.
Peraltro, fin dalla sua fondazione, nel 1947 ad opera di don Knud Ballin, la Caritas danese è stata legata a Stella Maris, essendo il sacerdote membro attivo anche dell’ente per il mare. Il direttore uscente di Stella Maris Nordic, David Noval, ha rilevato come, con l’intenso lavoro degli ultimi anni, “molte aziende, chiese e privati sono ora consapevoli del lavoro della Chiesa per i marittimi e i pescatori. È tempo di un’attenzione diversa, che sono fiducioso che la Caritas possa portare”.