Migranti: a Lampedusa muore giovane donna salvata in mare. P. Ripamonti (Centro Astalli), “l’Italia sia motore europeo di umanità”

Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio per la morte di una giovane donna avvenuta poche ore fa a Lampedusa, dopo essere stata portata in salvo da una motovedetta della Guardia di finanza che ha prestato soccorso ai naufraghi di un’imbarcazione alla deriva da giorni. “Sono giorni complessi in cui si mettono in discussione l’obbligo di soccorrere chi rischia la vita in mare e il principio di solidarietà nei confronti di chi si gioca tutto pur di provare la via della salvezza. In pratica si tratta di inaccettabili distinzioni sul valore della vita di alcuni rispetto ad altri esseri umani”, ha commentato padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, ammonendo: “La morte di questa donna non ci lasci indifferenti ma al di là degli orientamenti politici, si ritorni a rimettere al centro del nostro agire democratico il principio di umanità verso chi è in difficoltà”. “Papa Francesco ci mette in guardia da tempo dalla cultura dello scarto”, prosegue p. Ripamonti, secondo cui “l’attacco ai confini non viene da un’umanità disarmata, ma da poteri forti che si alimentano con la cultura delle armi”. “L’Italia – l’appello conclusivo del presidente del Centro Astalli – sia motore europeo di umanità. Accogliamo la sfida: crescere come Unione per un’Europa continente di pace”.

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