“La voce della Rivoluzione”, è il titolo del tour che vedrà protagonista l’attivista Sahar Salam impegnata nella Rivolta d’Ottobre che nel 2019 ha attraversato l’Iraq. Ad accompagnarla la Ong Un ponte per, presente nel Paese da oltre 30 anni. Nel 2019, migliaia di giovani iracheni scesero in piazza con imponenti manifestazioni rivendicando riforme economiche, fine della corruzione politica, diritto al futuro. Tra le più estese del paese, si legge in una nota dell’ong Upp, le mobilitazioni subirono una pesantissima repressione, ma portarono alle dimissioni del governo in carica guidato da Adel Abdul-Mahdi e a nuove elezioni. Oltre 650 furono le vittime di quella stagione politica, che vide il proprio cuore propulsivo in piazza Tahrir a Baghdad, occupata per mesi da giovani attivisti e attiviste. Oggi le loro testimonianze sono state raccolte in un volume dal titolo “Iraq. La voce della Rivoluzione”, realizzato da Un ponte per grazie al sostegno del progetto “Al Thawra Untha” (La rivoluzione è donna), finanziato dal ministero degli Esteri dei Paesi Bassi e portato avanti insieme al Centro d’informazione per la ricerca e lo sviluppo iracheno (Icrd). Il progetto, avviato nel 2021 e che andrà avanti fino al 2025, ha come scopo il sostegno delle donne e delle attiviste irachene, ancora oggi in lotta contro stereotipi di genere e opprimenti norme sociali. Un ponte per accompagnerà quindi Sahar Salam in una serie di incontri con attiviste, associazioni, movimenti e istituzioni italiane, affinché possa testimoniare al pubblico con la sua propria voce la rivoluzionaria stagione di attivismo delle donne irachene, affinché il patrimonio femminista di quelle proteste non venga dimenticato. Negli incontri sarà disponibile il volume “Iraq. La voce della Rivoluzione”.