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Commissione Ue: nuova governance economica. Gentiloni, “sostenere la crescita, rafforzare la titolarità nazionale delle decisioni, semplificare le regole”

Bruxelles, 9 novembre: Paolo Gentiloni (Photo SIR/European Commission)

(Bruxelles) “Rispettiamo lo spirito del Trattato di Maastricht”, firmato 30 anni or sono, secondo il quale “crescita economica e stabilità finanziaria procedono di pari passo”. Lo ha spiegato il commissario all’economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa a Bruxelles in cui sono stati illustrati gli orientamenti per la riforma della governance Ue. “Poniamo sullo stesso piano crescita e stabilità e lavoriamo per raggiungere entrambi”, ha ribadito Gentiloni. “Le proposte odierne mirano a conciliare tre imperativi: sostenere la crescita e migliorare la sostenibilità del debito; rafforzare la titolarità nazionale delle decisioni economiche, le politiche fiscali, le riforme e gli investimenti; semplificare le regole comuni pur preservando la loro intelligenza”. Le regole attuali non hanno funzionato, soprattutto perché il quadro complessivo è fortemente cambiato rispetto ai primi anni ’90. La crisi finanziaria del 2008, poi la pandemia, ora la guerra con le sue conseguenze economiche ed energetiche hanno completamente mutato il contesto. Dunque ora servono regole “semplici, condivise, capaci di liberare energie per sostenere la ripresa” pur tenendo sotto controllo i conti statali. “Quello che conta – ha sottolineato ancora Gentiloni – è che ci sia un trend di riduzione del debito. Questo è anche nell’interesse dei singoli Paesi”. Sul debito eccessivo dell’Italia c’è, a Bruxelles, una preoccupazione diffusa.

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