“La lotta per i diritti della donna è una lotta continua. Perché in alcuni posti la donna arriva ad avere una uguaglianza con gli uomini. Ma in altri posti non si arriva”. Lo ha detto ieri il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa sul volo di ritorno dal Bahrein. “Ma perché – mi domando – la donna deve lottare così per mantenere i suoi diritti?”, si è chiesto il Papa, secondo quanto riferisce Vatican News: “I diritti sono fondamentali: ma come mai oggi nel mondo non possiamo fermare la tragedia della infibulazione alle ragazzine? Ma è terribile questo. Oggi. Che ci sia questa pratica, che l’umanità non riesca a fermare questo che è un crimine, un atto criminale!”. “Le donne, secondo due commenti che ho sentito, o sono materiale ‘usa e getta’ o sono ‘specie protetta’”, ha denunciato il Papa: “Ma l’uguaglianza tra uomini e donne ancora non si trova universalmente”. “Dobbiamo continuare a lottare per questo, perché le donne sono un dono”, l’invito di Francesco: “Dio non ha creato l’uomo e poi gli ha dato un cagnolino per divertirsi. No. Li ha creati due, uguali, uomo e donna. E quello che Paolo ha scritto in una delle sue lettere sul rapporto uomo-donna, che oggi ci sembra antiquato, in quel momento è stato così rivoluzionario da scandalizzare sulla fedeltà fra uomo e donna: l’uomo si prenda cura della donna come della propria carne. Questa in quel momento è stata una cosa rivoluzionaria. Tutti i diritti della donna vengono da questa uguaglianza. E una società che non è capace di mettere la donna al suo posto non va avanti”. Le donne, secondo il Papa, “sanno gestire le cose in un altro modo, che non è inferiore, è complementare. La donna per risolvere un problema ha una strada propria, che non è quella dell’uomo. E ambedue le strade devono lavorare insieme: la donna uguale all’uomo lavora per il bene comune con quella intuizione che hanno le donne. Ho visto che in Vaticano ogni volta che una donna entra a fare un lavoro in Vaticano, le cose migliorano. Le donne portano il suo. Non devono diventare come i maschi. No, sono donne, noi ne abbiamo bisogno. E una società che cancella le donne dalla vita pubblica è una società che si impoverisce. Si impoverisce. Uguaglianza di diritti, sì. Ma anche uguaglianza di opportunità. Uguaglianza di possibilità per andare avanti, perché al contrario ci si impoverisce. Credo che con questo ho detto quello che globalmente si deve fare. Ma ancora ci manca del cammino. Perché c’è questo maschilismo. Io vengo da un popolo maschilista. Gli argentini siamo maschilisti, sempre. E questo è brutto: ma poi ce ne andiamo dalle mamme che sono quelle risolvono i problemi. Ma questo maschilismo uccide l’umanità. Lottiamo non solo per i diritti; ma perché c’è bisogno di avere donne nella società che ci aiutino ci aiutino a cambiare”.