“Ma chi li capisce questi ragazzi? La famiglia nell’emergenza educativa” è il tema provocatorio al centro del dibattito previsto mercoledì 9 novembre, alle 19, nel “Teatro Buon Pastore” dell’omonima parrocchia, in piazza Pitesti a Caserta. Il tentativo è “affrontare in maniera sistematica, con l’aiuto di uno scrittore e insegnante, Franco Nembrini, il dramma della movida violenta che a Caserta ha morso drammaticamente più che in altri luoghi, con l’episodio dell’accoltellamento a morte, nell’agosto 2021, senza alcun motivo ragionevole, di un diciottenne: Gennaro Leone”, spiega una nota. “La diocesi vuole anche provare a costruire un sentiero diverso per i giovani, per evitare che ci siano nuovi casi del genere e aiutare famiglie, educatori, insegnanti e gli stessi ragazzi a confrontarsi con tutte le altre difficolta che la società contemporanea crea nel rapporto con le famiglie e tra di loro”, prosegue la nota. All’incontro porteranno una testimonianza anche i genitori di Gennaro, Alberto e Pina. È la prima volta che parlano in pubblico, in un momento del genere, nonostante il loro dolore, per confrontarsi con altri genitori e tanti educatori. Una idea nata dopo la preghiera personale con il vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese, il 28 agosto scorso, sul luogo del delitto: in via Vico. “Al momento di riflessione parteciperà anche mons. Lagnese, che fin dal primo momento ha cercato di instillare anticorpi positivi tra i giovani casertani per resistere alla movida violenta – evidenzia la nota –. E da ultimo, quando ha affidato la parrocchia di San Sebastiano ai padri cappuccini, nelle scorse settimane, ha affidato loro la missione di andare tra i giovani che invadono proprio i vicoli della centralissima chiesa nel fine settimana”. L’incontro sarà moderato dal giornalista Luigi Ferraiuolo ed è promosso dagli Uffici della Pastorale familiare, giovanile, per la scuola, e catechistico della diocesi di Caserta, insieme con la Consulta diocesana per l’apostolato dei laici.