Sarà il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, a presiedere la celebrazione eucaristica per l’apertura del nuovo anno pastorale del Centro Oratori Romani (Cor), il prossimo 7 novembre alle 19.30. Lo accoglieranno il presidente David Lo Bascio, la Giunta esecutiva e don Simone Carosi, assistente ecclesiastico dell’Associazione fondata dal servo di Dio Arnaldo Canepa insieme ai soci effettivi dell’associazione che da oltre 70 anni promuove la pastorale oratoriana a Roma. La celebrazione – si legge in una nota – si svolgerà proprio nella parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio al Quadraro dove Canepa aprì il primo oratorio e dove è sepolto da molti anni. In questa occasione i soci del Cor rinnoveranno la loro promessa annuale di servizio alla Chiesa di Roma nelle mani del card. Semeraro e accoglieranno per la prima volta due nuovi soci che hanno scelto di vivere la loro vocazione a servizio dei più piccoli e dell’oratorio proprio nell’associazione romana. Sarà una occasione di preghiera e di festa all’inizio di un nuovo anno oratoriano che avrà come tema “Cantiere Oratorio. Costruiamo la rete”. Anche quest’anno, infatti, il Cor suggerisce a catechisti ed animatori un itinerario educativo che, in uno stile ecclesiale e comunitario, cammini in sintonia con le indicazioni diocesane e le scelte pastorali associative. “Anche noi abbiamo voluto fare nostro lo stile del cantiere, l’immagine di un luogo laborioso nel quale s’incontrano e lavorano fianco a fianco persone diverse, che condividono un sogno da realizzare”, sottolinea Tamara Tarallo, responsabile del Centro studi pastorali del Cor nell’introduzione delle Coordinate pastorali per il 2022-23 destinate ad accompagnare il percorso degli oratori nei prossimi mesi. “Nella proposta agli oratori, abbiamo voluto mettere insieme la scoperta e la costruzione: se per ogni ragazzo l’esperienza di Chiesa passa per il volto dell’oratorio, in questo anno vorremmo aiutare i nostri ragazzi a scoprire e costruire l’oratorio come casa di accoglienza, di partecipazione, di condivisione, di festa, facendo così risuonare le parole chiave che la diocesi ci suggerisce. L’oratorio sarà allora davvero il cantiere dove si costruisce “una casa per tutti”, della quale ciascuno di noi è una pietra viva, nella misura in cui noi stessi diventiamo “casa” per gli altri”. Come sempre, le tappe dell’itinerario percorrono i tempi dell’anno liturgico, che le caratterizzano e offrono il contesto biblico e liturgico nel quale muoversi. Per ciascuna tappa, sono suggerite proposte per un’attività o esperienza di lancio del tema, alcuni approfondimenti in merito all’atteggiamento da costruire e al riferimento biblico, semplici indicazioni per la preghiera e per aiutare i ragazzi a vivere nel quotidiano l’atteggiamento proposto. Tutti i materiali sono già disponibili sul sito del Cor e l’associazione è a disposizione delle comunità per affiancarle nella loro programmazione, anche attraverso gli staff territoriali che già dall’anno scorso operano nelle varie prefetture per favorire la creazione di una rete di oratori che si aiuti e sostenga reciprocamente.