“Quanto stiamo vivendo è atroce e non mi riferisco solo alla guerra tra Ucraina e Russia – e alla possibile escalation nucleare – ma anche a quell’indifferenza che ci ha fatto dormire sonni tranquilli mentre in tante parti del mondo, da anni, la gente muore a causa della guerra. Anche nel nostro Mediterraneo una strage immane si consuma da anni sotto lo sguardo impotente di tanti e manchevole di molti”. Lo scrive l’arcivescovo Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano, in risposta all’appello del Comitato per la Pace della Terra di Bari che nei giorni scorsi ha chiesto un maggiore coinvolgimento nella ricerca di una mediazione di pace, chiamando “le città, con la loro vitalità e il loro carico di storia” alla responsabilità di “determinare i destini dell’umanità”. “Certamente – osserva Satriano – ognuno nel suo piccolo deve e può fare qualcosa, a iniziare da un cambio di mentalità, da un processo di autentica conversione che ci faccia scendere da piedistalli ideologici e uscire da logiche miopi. Pace e giustizia camminano insieme e, come narra un racconto rabbinico, la notte cederà il passo al giorno solo quando avremo ritrovato nel volto dell’altro, che ci sta dinanzi, il volto del fratello”. Mons. Satriano rivolge poi un pensiero alla manifestazione nazionale che si tiene oggi a Roma e ricorda che l’arcidiocesi di Bari-Bitonto sta organizzando per domenica 18 dicembre un pellegrinaggio per la pace che partirà dalla cattedrale e si dirigerà presso la basilica di San Nicola, “dove pregheremo sulla tomba del santo patrono”. Oggi, l’arcivescovo partirà per Tirana dove su invito dell’arcivescovo, mons. Arjan Dodaj, celebrerà nella cattedrale l’Eucaristia per il giorno della memoria dei Beati Martiri d’Albania. “Tendersi la mano e cogliere le opportunità d’incontro ci aiuta a ridare corpo al sogno della Pace”, dice mons. Satriano.