“Ci rattrista enormemente la notizia del ritrovamento, poco fa, nell’agro di Apricena – contrada Castelpagano – dei resti dell’elicottero di Alidaunia, preposto al collegamento Isole Tremiti-Foggia, precipitato questa mattina con a bordo 7 passeggeri, tutti deceduti nel disastro”. A parlare è mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo. Tra essi una famiglia slovena, composta da madre, padre, due bambini – Bostjan Rigler, di 54 anni; Jon Rigler di 44; Mateja Curk Rigler, di 14; Liza Rigler di 13 anni, e un medico italiano, Maurizio De Girolamo, 64 anni, medico del 118 di guardia alle Tremiti che rientrava a fine turno. L’equipaggio era composto dal pilota Luigi Ippolito e dal co-pilota Andrea Nardelli.
“In questo momento di dolore e sofferenza come pastore della Chiesa di Manfredonia- Vieste-S. Giovanni Rotondo, nel cui territorio ricadono le Isole Tremiti, assicuro la vicinanza nella preghiera alle famiglie delle vittime, addolorate dalla prematura scomparsa dei propri cari, e nel contempo ricordo loro la certezza che ai fedeli cristiani ‘la vita non è tolta ma trasformata’ per l’incontro con il Signore della Luce, e che quei corpi che ora si trasfigurano davanti agli occhi di tutti, sono chiamati alla gloria della resurrezione, eredità e splendore dei credenti”, prosegue il presule.
“A tutti noi affranti dalla ferale notizia, è affidato il compito di custodire la memoria di queste vittime innocenti, segno di gratitudine e di affetto di una Chiesa in cui ogni membro ha un ruolo insostituibile. Benedico con riverenza i corpi dei defunti e assicuro ai familiari avvinti dall’improvviso dolore il sostegno della preghiera”, conclude mons. Moscone.